“Rubando” ad Andrea e a Stefano alcune delle parole che hanno usato per presentare il Menù della Cena del 31 Dicembre …
… Quella di San Silvestro, è stata una serata passata nella calma e nella tranquillità dello storico borgo di Cesenatico: gli scorci del Porto Canale, le luci delle feste, gli spazi moderni ma caldi del Ristorante, lo spirito anticonvenzionale, sincero, elegante e genuino dei Bartolini … hanno saputo lasciare negli ospiti un ricordo indimenticabile.
Ci hanno fatto sentire come a casa: tutt’altro che estranei, neanche per un istante. Il senso profondo dell’accoglienza è intimo, dell’appartenenza ad una comunità è forte.
Veniamo alla tavola. Le preparazioni, realizzate a seguito di una scelta attenta e minuziosa delle materie prime dell’Adriatico e delle nostre colline, sono state il frutto del desiderio di recuperare e riattualizzare i sapori del Mare Nostrum, di tramandare il buono, di … cucinare solo ciò che è buono.
I piatti hanno tracciato un sentiero attraverso il territorio e un racconto della storia della Romagna, con la costante attenzione per ciò che c’è di meglio e di semplice.
Io ora, facendomi guidare dalle foto di alcuni piatti delle tavole di San Silvestro, proverò a mostrarvi questo territorio e raccontarvi questa storia.
Crema di Patate e Mazzancolle … prima
Crema di Patate e Mazzancolle … durante
Crema di Patate e Mazzancolle … dopo
Lavorati con mano e tecnica sicure, selezionati da una particolare sensibilità per gli ingredienti, in tavola sono arrivati i profumi del mare avvolti dalla confortante cremosità delle patate.
Cono di Calamaretti, Schille e Uova di Moletto … fritti
… il fritto nel cartoccio, da mangiare con le mani. Sublime!
Tartare di Triglia
Il crudo e la triglia. Di mezzo solo una leggera maionese al sedano e aneto.
Piccoli Crostacei Crudi, Pomodoro Bruciato e Aneto
Il mare … declinato senza accendere i fuochi: il crudo è tutto quello che viene prima del cucinare, è materia assoluta.
In questo piatto però c’è anche lo Chef che “doma” il selvaggio con il profumo dell’aneto e lo addolcisce con il sapore caramellato del pomodoro.
Aromi, quelli del burro e della salvia che mi ricordano le emozioni di quando ero piccola. Come Proust con la sua Madeleine inzuppata nel tè, su questo merluzzo ho ritrovato il profumo di casa, del buono della “minestra” (in Romagna la pasta asciutta è … minestra!) di mia nonna, dei suoi tortelloni alla ricotta fumanti che preparava per i giorni di festa.
I Borsotti: teneri, dolcissimi. La tradizione che, tramite una cottura “millimetrica” e una qualità del pescato eccelsa … raggiunge la perfezione.
Si tratta davvero di un piatto che permette alla semplicità di diventare protagonista.
Unico accompagnamento, gli spinaci e una spolverata di pane croccante e nocciole tostate.
Il vigore della pasta è avvolto dalla semplicità del “sugo”, dal sapore di un unico crostaceo, freschissimo e di altissima qualità … un piatto unico.
Andrea mi ha detto che a lui non importa dire che tutta la pasta che viene utilizzata nei suoi locali è Artigianale di Gragnano: “l’unica cosa importante è che il piatto sia perfetto!”.
E’ vero. Ha ragione, ma … io ve lo voglio dire ugualmente: in questi spaghetti si percepisce la compattezza, si sente il sapore inconfondibile di questo prodotto che da oltre 500 anni distingue nel mondo la città di Gragnano.
Il tonno … il carattere: roseo, freschissimo e sapido. Le poveracce … la storia: piccole, appena scottate e ricche di gusto. Attenzione … non chiamiamole vongole! I fasolari … l’anima e il colore del piatto: dopo la “battitura” del loro piede rosso, serviti integri per non disperdere sapore e non indurire le carni, Challista Chione (il nome scientifico di questi molluschi) completano la tavolozza del piatto.
Finocchio, Melagrana, Arancia e Mela
Dall’orto … il finocchio: aromatico, carnoso, croccante e salutare. Dal giardino … la mela, l’arancia e la melagrana: aspra e dolce nello stesso momento, frutto antichissimo e tutt’altro che dimenticato nella nostra cucina, nell’antica Grecia era la pianta consacrata a Giunone, simbolo di fertilità e ricchezza.
Limone e Basilico, Crema al Limone e Liquirizia
Dessert grandioso questo, dove gli ingredienti di base sono messi in relazione tra loro in un gioco nel quale liquirizia, limone e basilico rinunciano ognuno a qualcosa per raggiungere un equilibrio armonico e una gradevolissima complessità.
Con un affascinante contrasto fra il sapore forte del caramello e la delicatezza della crema, con quel suo “non so che” che mi riporta all’infanzia, il Creme Caramel è un dolce al cucchiaio … nel cucchiaio! … che riesce sempre a mettere a proprio agio.
Bignè al Mandarino
Disarmante la sua semplicità: la pasta bignè appena croccante svela un interno molle, cremoso … il mandarino sale fino alle narici e scende diritto alla gola, ammirevole!
La tradizione: un esemplare morbido, ricco, senza gelatine e frutto di una lenta lavorazione artigianale in planetaria. Unico additivo, da stabilizzante … il miele caldo.
La massa poi si raffredda in stampi di legno massello fra due sottili veli di farina di riso.
Biscotti delle ricette di Gregorio
Il ricordo di quando eravamo piccoli: è così che lo Chef Gregorio ha salutato i suoi ospiti. Una sorta di piccola pasticceria che ha riscaldato il cuore.
Giorgia Lagosti