“Bustreng”. Un appellativo dal suono duro, che riporta a qualcosa di rustico, antico, quasi “grezzo”. Il nome dialettale di questo dolce pare sia di origine barbarica (legato alla presenza dei Celti in Romagna), ma non è facile individuare la sua vera provenienza. Quel che è certo è che le prime tracce risalgono al Medioevo, che la sua paternità è contesa tra il mondo contadino della bassa Romagna e delle alte Marche e che nasce dall’esigenza di non buttare il pane secco.
La ricetta del Bustrengo, oggi come secoli fa, varia sensibilmente da zona a zona, di contrada in contrada, di famiglia in famiglia; unico dato comune è che solitamente era tipica dell’inverno.
Il pane raffermo veniva ammollato nel latte, addizionato di zucchero, uova e strutto e veniva arricchito con quello che la terra offriva stagionalmente.
Ecco allora che era possibile trovare il Bustrengo profumato di spezie o addolcito con il cioccolato, con il Sangiovese al posto del latte, con il riso bollito in aggiunta al pane, con la farina di castagne o di ceci, con i fichi secchi o con mandorle, noci o pinoli. Un ruolo importante lo deteneva anche la frutta fresca che, quasi a scandire il susseguirsi delle stagioni, caratterizzava il suo impasto.
Al Ristorante La Buca in questi ultimi giorni lo si prepara così. Ed è una versione … sì primaverile, fresca e ricca dei profumi di fragole e albicocche, ma anche ricca della complessità data dallo zenzero e dall’aromaticità della cannella. Davvero un grande equilibrio!
Ingredienti
350 gr di mollica di pane bianco
450 ml di latte intero
50 gr di uva sultanina
30 gr di rum
3 gr di cannella
50 gr di pinoli
10 gr di succo di zenzero
150 gr di fragola a cubetti
150 gr di albicocca fresche a cubetti
100 gr di zucchero di canna
3 uova
50 gr di panna fresca
Preparazione
Innanzitutto, in una capiente ciotola si mette in ammollo il pane nel latte e, a parte, l’uvetta nel rhum.
Poi si prepara l’impasto unendo al pane le uova, lo zucchero, la cannella e il succo di zenzero. Dopo aver mescolato bene, si completa con l’uvetta ben strizzata e la frutta fresca.
Si riveste una teglia rettangolare (25×35 circa) con della carta oleata, si versa la massa e livella bene.
Ora, con la panna, si bagna la superficie e si termina con una spolverata di zucchero di canna.
Si inforna a 175 gradi per circa 40/45 minuti, fino a quando il dolce non risulta ben dorato.
E … poi … “E’ importante lasciar riposare il Bustrengo per un paio d’ora prima di assaggiarlo”.
Giorgia Lagosti